Dopo 2 uscite dedicate a Alien Vs Predator il mensile edito da SaldaPress torna alle storie che vedo protagonista il classico Xenomorfo. Questa volta ad arrivare da noi dallo sconfinato catalogo di storie dell’alienverse è Aliens: Havoc da noi tradotta come Aliens: Caos totale un nome che come presso capirete è decisamente ben scelto.

Con questa miniserie in 2 parti uscita nel 1997 -qui raccolta sotto forma di storia completa – Dark Horse Comics dimostra di saper sperimentare in maniera coraggiosa sui propri personaggi. La parte grafica di questa storia infatti rappresenta una sorta di Jam Session del fumetto, vedendo coinvolti in poche pagine ben 20 diversi disegnatori, pronti a condensare la loro visione in un numero esiguo di tavole, praticamente quasi una a testa, sicuramente una sfida interessante per gli stessi artisti oltre che una possibile gradevole sorpresa per il lettore.

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Ad alternarsi nel design del letale Xenomorfo troviamo quindi un elenco di nomi che comprende: Leif Jones & John Stokes, Duncan Fegredo, D’Israeli, John Totleben, Arthur Adams, Gary Gianni & Geof Darrow, George Pratt, Igor Kordey, Paul Lee, John K. Snyder III, Mark A. Nelson, Peter Bagge, Brian Horton, Dave Taylor, Kelley Jones, Guy Davis, Kellie Strom, Jay Stephens, Jerry Bingham, Kevin Nowlan.

Un cast decisamente di tutto rispetto per una storia altrettanto interessante.

La base su cui poggia l’intera operazione sembra partire dai binari più classici del mondo di Alien, un gruppo di astronauti alle prese con un relitto pieno di morti misteriose, questa volta però si tratta di una astro-nave da crociera. La storia scritta da Mark Schultz però trova presto l’espediente per dare senso alla sensazione di confusione – buona – data dall’alternanza di stili grafici, effetto perfettamente riuscito che rende agli occhi del lettore una situazione altrimenti spinosa .

Vedere gli stessi personaggi cambiare di pagina in pagina con estrema naturalezza è un esperienza assurda, sicuramente da provare per tutti gli amanti di Aliens e del fumetto in generale, Aliens #18 è un esperimento che non può che definirsi riuscito,