Shipwreck – Naufragio: La recensione

SaldaPress porta in italia  Shipwreck – Naufragio (136 pagine, 19,90 euro), l’ultima fatica dell’autore Warren Ellis creatore di Injection e Trees -entrambi pubblicati dalla casa editrice italiana. Uscito sotto l’etichetta AfterShock si presenta come un mistery avvincente e dark, in cui fantascienza e thriller si intrecciano, come nella tradizione più classica del celebre autore britannico.

La Terra sta morendo e il dottor Shipwright ha la possibilità di salvarla: è riuscito a sviluppare una tecnologia che gli permette di viaggiare su altri pianeti. La sua intenzione è quella di individuarne uno che possa ospitare gli essere umani prima che sia troppo tardi. Un’impresa disperata, destinata a incontrare un ostacolo imprevisto e forse insormontabile, che lascerà Shipwright in balia di un pianeta alieno, pericoloso, in cui il tempo sembra aver fatto uno scatto, riportandolo indietro dalla morte. Un pianeta simile al nostro e completamente allo sbando. Shipwright desidera solo tornare a casa, ma non sarà affatto semplice, perché un viaggio può cambiare una persona per sempre, ma un naufragio può distruggerla.

Jeff Lemire parlando di Shipwreck lo ha descritto come :

Una storia mistery che scatena l’immaginazione. Trascina la fantasia in luoghi oscuri e bizzarri che neanche sai di voler visitare.

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Parlare di  Shipwreck non è affatto semplice, Ellis è vecchio ed esperto del mestiere e ha dimostrato un sacco di volte di sapere come prendere i suoi lettori, come giostrare le sue storie fra diversi piani di realtà e illusione, e anche in questo caso non è da meno.

Bastano poche pagine per sentirsi spaesati, confusi, in balia delle tavole meravigliose di Phil Hester che ci portano a vagare per un mondo ignoto, al punto che non sapremo nemmeno se è un mondo reale oppure l’allucinazione di un “naufrago degli universi”. Ed è proprio questo che cattura la mente, l’ignoto che si nasconde dietro ogni vignetta, dove ci viene presentato un cast di personaggi tanto credibili quanto surreali, Il lettore deve essere confuso, ancora più del protagonista della storia, deve trovare interessante questo stato di sospensione che lo costringe a non pensare ad essere un naufrago che segue l’onda creativa della trama,

Lo stile di Hester e i colori di Mark Englurt giocano con le ombre, le silhouette dando meno importanza al dettaglio e creando un mondo di figure ruvide,perfette per il taglio particolare di questa storia, cosi come gli ambienti quasi fatiscenti.

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Shipwreck ha uno stile non per tutti, il lettore deve lasciarsi andare completamente abbracciando lo stile onirico di Ellis e Hester. Se amate questo stile, questa è sicuramente un opera che merita una lettura, non vi lascerà delusi.