Ales Kot ormai da qualche tempo si sta ritagliando il suo spazio nel mondo del fumetto mondiale regalandoci storie che giocano con i generi e riplasmandoli in maniera fluida attorno alle sue intenzioni.
Lo abbiamo recentemente incrociato su queste pagine con The New World e Zero, ora lo ritroviamo in eris, con l’arte di Langdon Foss, in una edizione giunta a noi grazie alla casa editrice Eris
The Surface è una lettura densa di strati e sfumature, una di quelle letture che riprendendole in mano e rileggendole più volte ci mostrano sempre qualcosa di nuovo. Quello realizzato da Kot è un viaggio emozionante e introspettivo, dove l’autore sembra voler usare la scrittura come mezzo per mettere su carta il proprio io e parlare a se stesso attraverso il medium del graphic novel, incastonando questa sua idea all’interno della trama stessa, facendoci sentire vicini alla figura dell’autore come capita solo in rare occasioni .
The Surface è ambientato nel 2034 in un mondo in cui Occidente e Oriente hanno comprato quasi tutta l’Africa e l’1% della popolazione vive sulle spalle del restante 99%, sempre più povero e assoggettato.
Tre giovani hacker, uniti da un legame poliamoroso, arrivano in Tanzania alla ricerca del luogo che potrebbe cambiare tutto: The Surface, La Superficie, una sorta di costrutto utopico.
La storia è solo un mezzo con cui Kot e Foss vogliono portaci in un mondo psichedelico e catturarci al suo interno utilizzando una narrazione poco convenzionale, fatta di fumetto e di testi che si mescolano giocando con la mente del lettore.
Forse, volendo ricercare a tutti i costi un punto debole in questo prodotto, possiamo dire che la scelta di mettere la narrazione al centro di un progetto relativamente breve porta ad avere poca profondità sui personaggi, ma è un difetto su cui possiamo soprassedere facilmente.
Se già conoscere e amate i lavori di Kot oppure se siete in cerca di una lettura da leggere più volte, The surface è quello che state cercando
[…] rotta quasi impossibile da prevedere, anche se lo stesso Kot ha già usato un espediente simile in The Surface, che potrebbe far storcere il naso a quella parte di lettori che si era appassionata a Zero per […]