Death Ratio’d: la recensione

Oggi qui sull’isola di ComixIsland.it torniamo a parlare di un autore a cui siamo un bel po’ affezionati e con cui in passato abbiamo avuto modo di confrontarci , Mark Russell , che negli USA recentemente è uscito nelle fumetterie con il numero One-Shot intitolato Death Ratio’d, inedito da noi in Italia e negli USA per AWA Studios .

Se conoscete un po’ di precedenti lavori di questo autore, sapete quanto la sua vena satirica sia profonda ed efficace, questo suo nuovo lavoro non è assolutamente da meno. Il protagonista di Death Ratio’d  è un uomo che si risveglia dopo 22 anni di coma, scoprendo che il futuro è totalmente governato dai social media e che un dislike ricevuto nel momento sbagliato può letteralmente farci perdere la testa.

Una lettura estremamente satirica, che getta uno sguardo duro su quello che è il mondo dei social media regalandocene una interpretazione estremizzata che potrebbe benissimo essere uscita dal mondo di Black Mirror.
Saggia la scelta di Mark di non voler approfondire come siamo arrivati a questo futuro da incubo, limitandosi a qualche riferimento essenziale che non ruba tempo al già esiguo numero di pagine .
Un futuro così vicino da essere plausibile, non originalissimo nelle idee, ma funzionante e perfetto per inserire joke e frecciatine di ogni tipo,

Buonissimo anche il lavoro di Laci alle tavole, che in un fumetto di questo tipo sono un po’ in secondo piano rispetto alla sagacia della satira, ma che in un fumetto com’è giusto che sia hanno sempre il loro peso e qui funzionano egregiamente.

Ottimo, quindi è tutto meraviglioso in questo albo speciale ? eh, in realtà qualcosa per cui storcere il naso lo si può trovare.
La chiusura della storia infatti lascia parecchio amaro in bocca, perchè la sensazione è quella di aver letto un buon incipit per una storia più lunga oppure una storia priva di un vero finale soddisfacente, il numero di pagine così limitato ha costretto Mark ad asciugare il più possibile la storia e a tenere un ritmo rapido, troppo veloce secondo noi.
Avrei preferito una storia autoconclusiva più classica per questo albo, che con un finale migliore sicuramente avrebbe potuto dire la sua tra le letture one-shot più interessanti del 2024.