Qualche settimana fa qui sull’isola di ComixIsland.it vi abbiamo riportato la news circa l’arrivo di Barbara Baraldi come nuova curatrice di Dylan Dog
Abbiamo avuto anche la possibilità di farci una breve chiacchierata con Barbara e chiedergli un po’ come sarà questo nuovo corso post Recchioni
Partiamo da te, Come ti senti ad essere alla guida di un personaggio cult?
Più che alla guida, ho l’impressione di camminare fianco a fianco con Dylan in una nuova fase della sua e della mia vita. Quando ero adolescente, molte mie coetanee sostenevano di essere innamorate di lui; io lo vedevo più come un fratello. Di tempo ne è passato, ma entrambi non abbiamo mai smesso di esercitare la meraviglia. Essendo una persona pragmatica, la mia principale preoccupazione è proporre una programmazione che sia all’altezza della fama del personaggio.
Una delle domande è abbastanza ovvia, quella classica quando si cambia la persona al comando di un mito come DD, Cosa possiamo aspettarci dal tuo Dylan Dog?
Storie che una volta conclusa la lettura lascino più domande che risposte. Dylan è un personaggio radicato nell’onirico e nel simbolico, in grado di dialogare con l’inconscio e il rimosso, e quindi che più di ogni altro è in grado di aiutarci ad elaborare le nostre inquietudini. Vorrei che i lettori, ogni mese, si aspettino… l’inaspettato.
Hai dichiarato che Tornerà in primo piano l’orrore, in che modo?
Mi concentrerò sulla programmazione di storie che ogni mese esplorino l’orrore in tutte le sue forme e sfumature: dal gotico allo splatter, fino all’insinuante orrore esistenziale. Smartphone e auto elettriche non hanno cambiato la natura umana e il rapporto con le nostre angosce. Ho intenzione di fare tesoro della lezione di Tiziano Sclavi per restituire le atmosfere e le caratteristiche del personaggio come concepite dal suo creatore, ma anche per il modo di raccontare le storie, che non era mai scontato.
Quando ci capita di parlare del personaggio con alcuni lettori che non lo leggono abitualmente, spesso ci sentiamo rispondere che si tratta di un personaggio “vecchio”.Cosa ne pensi di questa affermazione? La tua gestione ha in mente di lavorare per cambiare questa percezione?
Viviamo in nuova età dell’oro dell’orrore in cui, per esempio, personaggi cinematografici nati a cavallo degli anni Ottanta e Novanta stanno beneficiando di un nuovo approccio narrativo da parte degli autori che di nuova attenzione sia da parte degli spettatori (anche giovanissimi). Le nuove generazioni hanno riscoperto classici dell’horror giapponese, come Junji Ito, per esempio. Dylan Dog, in Italia, è il fumetto horror per eccellenza. E l’orrore non invecchia mai perché è uno dei pochi strumenti che abbiamo a disposizione per elaborare le paure.
Qui sull’isola siamo molto curiosi di vedere se l’arrivo di Barbara porterà aria nuova in casa Dylan Dog e scoprire come la sua gestione verrà accolta dal fandom del personaggio. Per ora possiamo solo farle un grossissimo in bocca al lupo e ringraziarla del tempo che ha voluto dedicarci.
Comments