Sembrerebbe uno scherzo e invece non lo è. Facebook ed Instagram hanno censurato Cannibal Holocaust 2.
«Viviamo in una società dove abbiamo molti più posti per dire soltanto quello che ci lasciano dire.»
Miguel Ángel Martín era già stato al centro di vicende giudiziare legate alla censura nel 1995 quando un suo volume fu sequestrato con una procedura irrituale. Con lui si schierò tutta l’Italia intelligente e colta, da Aldo Busi a Milo Manara, da Oliviero Toscani alle principali testate giornalistiche. Fu riabilitato dalla sentenza di un giudice illuminato soltanto molti anni dopo, ma intanto il suo editore era fallito.
E il film di Ruggero Deodato nel 1980 fu il film più censurato della storia, subendo oltre il 40% di tagli sulla pellicola.
Questi due artisti cult acclamati in tutto il mondo vengono invece censurati oggi sui social, che hanno impedito alla casa editrice Edizioni NPE di postare l’immagine delle copertina in quanto “violava le norme della community”.
Vi invitiamo a diffondere la notizia ed a postare la copertina sui vostri social, come semplice post o proprio come immagine profilo, aggiungendo l’hashtag #noallacensura e #cannibalholocaust2
Combattiamo insieme chi vuole decidere cosa va bene e cosa no nell’arte, perché la storia non si ripeta e non si debba lottare una seconda volta per diritti che abbiamo già acquisito in passato.
Se in centinaia faremo questo sforzo mostreremo alle multinazionali della comunicazione che non ci possono censurare.
Sia Ruggero Deodato che Miguel Ángel Martín saranno presenti con Edizioni NPE alla Fiera Lucca Comics & Games, se ce lo lasceranno fare.
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