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Shangri-La Frontier 1: La recensione

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Dopo una piccola anteprima al FCBD 2021 finalmente arriva il primo volume di Shangri-La Frontier, sceneggiato da Katarina e disegnato da Ryosuke Fuji che dalle pagine di Weekly Shonen Magazine è giunto a noi edito da Planet Manga nelle sue diverse versioni, regular, variant ed Expansion Pass ovvero una variant con in più un booklet di racconti inediti. Quest’ultimo formato sembrerebbe destinato ad accompagnare anche le altre uscite della serie.

Il protagonista Rakuro è un liceale con la fissa per i pessimi videogiochi, con una vera e propria una fissazione per quelli pieni di bug e abbandonati da tutti. La sua capacità di adattarsi a tutte le difficoltà tutti questi giochi brutti lo rende un videogiocatore caparbio, conosciuto e rispettato nella comunità videoludica per le sue capacità .
Sempre in cerca di nuovi stimoli Rakuro su consiglio di della sua “spacciatrice di giochi brutti” (se siete stati gamer anche voi sicuramente ne conoscete di personaggi simili) decide di uscire dalla confort zone e gettarsi sul gioco migliore del momento, il più amato dai player: Shangri-La Frontier. Un mondo di infinite possibilità – non buggate – gli si apre davanti e il protagonista armato di coltelli, testa di uccello e pantaloncini si appresta ad esplorarle, finendo per essere ossessionato da questo nuovo universo ricco di segreti mai rivelati, mostri unici e quest nascoste.

 

Non è la prima volta che un prodotto di questo tipo sfrutta le meccaniche e il linguaggio videoludico per la propria storia, ma nonostante ciò Shangri-La Frontier dimostra una buona padronanza di questo mondo, amalgamando molto bene queste sue due anime e introducendoci in questo primo volume in quello che sarà l’universo del gioco e di questo manga in generale, portandoci vibes che richiamano elementi tipici dei giochi fantasy open world, ma non solo.

Come spesso accade nei numeri iniziali, molto del focus principale è orientato nell’introdurre il lettore agli elementi fondamentali per poterci appassionare alla lettura, in questo caso oltre alle già citate “dinamiche di gioco” iniziamo a conoscere il protagonista Rakuro e una manciata di personaggi secondari, niente di particolarmente approfondito, molte delle caratteristiche sono aderenti a quelle classiche dei personaggi di questo tipo di isekai scelta che ci permette di entrare in sintonia velocemente con essi, nonostante il rischio di cadere nel già visto in futuro.

La lettura di questo primo assaggio di storia scorre molto bene, la storia ha buoni momenti divertenti che usa per sdrammatizzare in modo da non appesantire troppo la lettura e quindi riesce a mantenere toni da lettura leggera.

 

 

Dal punto di vista estetico Fuji Ryosuke fa un buon lavoro, scegliendo uno stile pulito che si adatta bene sia alle parti più tranquille sia alle fasi di combattimento, facendoci seguire l’azione in maniera abbastanza chiara.

Quello di Shangri-La Frontier è sicuramente un discreto numero d’esordio, che cattura il lettore quanto basta per poterlo convincere a proseguire con il secondo capitolo, ma è sicuramente presto per poter dare un giudizio più completo sulla serie.

Marcello Portolan
Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD

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