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Rasputin il patriota Vol 1: La recensione del thriller politico

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Star Comics porta in Italia il primo dei tre volumi che comporranno l’opera “Rasputin, il patriota” scritta da Takashi Nagasaki  e con i disegni di un nome di punta del mondo orientale come Junji Ito.

Leggendo il nome dell’opera è facile pensare subito al misterioso e inquietante consigliere dello zar Nicola 2, ma la storia di questo manga non riguarda lui.

In realtà conosceremo la storia de “Il Rasputin del Ministero degli Esteri” – il diplomatico Yuki Mamoru – ovvero l’unico in grado di stringere rapporti con i vertici dell’Unione Sovietica, nonché uno di quelli che si spende di più per la restituzione delle isole del nord. Rimasto coinvolto in una “indagine nazionale”, viene arrestato dal Dipartimento Investigativo Speciale della procura di Tokyo. Ma con quale accusa?

Un thriller politico mozzafiato basato sulla storia vera di Masaru Sato, un ex diplomatico giapponese che, ai tempi in cui si trovava di stanza in Russia, venne accusato di vendita di segreti di stato. Il manga si ispira al suo coraggioso braccio di ferro con il procuratore che, deciso a condannarlo con ogni mezzo, farà luce su alcuni eventi e figure chiave che hanno determinato gli esiti di questa vicenda.

Un prodotto che per i suoi temi politici si distacca un bel po’ dai soliti prodotti che ci arrivano dal mercato Giapponese ed è questo che contribuisce a rendere Rasputin, il patriota un prodotto fresco e diverso dal solito. Un manga che critica pesantemente un sistema giudiziario che non sembra avere interesse nel fare giustizia, ma nel voler assecondare l’opinione pubblica offrendo loro in pasto un colpevole da sbranare. Non mancano anche denuncia rivolte all’ambiente politico, mostrato come profondamente sporco e corrotto.

Rasputin, il patriota è sicuramente una lettura interessantissima da molti punti di vista, ricca di spunti di riflessioni importanti, che però potrebbero risultare estremamente pesanti a una buona fetta di lettori che non sono in nessun modo interessati a questi aspetti e prediligono letture più d’azione.

In un clima fermo e molto votato al dialogo, ovviamente la presenza di un artista come Junji Ito potrebbe sembrare fuori posto.
Ma l’abilità di Ito viene fuori anche in questo prodotto, facendo filtrare il suo tocco horror anche all’interno di tavole che apparentemente non avrebbero nessun appiglio da offrire al suo genere preferito, l’effetto finale invece è molto godibile e soddisfacente e piena di quello stile grafico a tratti grottesco che abbiamo imparato ad amare.

Se affrontare una lettura ricca di tematiche profonde e lontana dai canoni più mainstream non rappresenta per voi uno scoglio insormontabile, possiamo assicurarvi che Rasputin, il patriota si è rivelata per noi una lettura molto appassionante, dove traspare tutto il lavoro di studio dell’autore.

 

 

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Marcello Portolan
Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD

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