Creato da Cartoons on the Bay in collaborazione con la Sergio Bonelli Editore, il Premio Sergio Bonelli sarà assegnato a partire dalla prossima edizione della rassegna, promossa dalla Rai e organizzata da Rai Com, che si svolgerà a Pescara dall’1 al 5 giugno 2022.
Roberto Genovesi, direttore del festival dell’animazione e delle arti visive crossmediali, e Davide Bonelli, figlio di Sergio e direttore generale della casa editrice milanese, saranno due dei cinque membri della giuria che valuterà, dai film alle serie TV, dai cartoni animati ai fumetti, passando per gli spot pubblicitari e gli spettacoli teatrali, tutto il panorama delle proposte artistiche, audiovisive e crossmediali italiane e assegnerà ogni anno un premio per le categorie: “Personaggio dell’anno”, “Miglior prodotto creativo tratto da un fumetto o ispirato a un fumetto” e “Miglior fumetto”.
Un’iniziativa che a dieci anni dalla sua scomparsa reca il giusto tributo a un editore, autore e sceneggiatore che ha fatto la storia del fumetto in Italia.
Sergio Bonelli, figlio di Giovanni Luigi e Tea Bonelli, entra giovanissimo nel mondo del fumetto e dell’editoria iniziando come fattorino e tutto fare nell’azienda di famiglia.
Nel 1954 esordisce, con lo pseudonimo di Annalisa Macchi, come autore dei testi di un libretto realizzato da Roy D’Amy dedicato all’indiano Ciuffetto Rosso.
Tre anni più tardi prende in mano, subentrando alla madre Tea, la direzione della casa editrice Araldo, la futura Sergio Bonelli Editore.
Con lo pseudonimo di Guido Nolitta, scelto per evitare di essere scambiato per il padre, inizia la carriera di sceneggiatore con la serie Un ragazzo nel Far West, disegnato nel 1958 da Franco Bignotti.
Dopo aver scritto le avventure de Il Giudice Bean, realizzate graficamente da Sergio Tarquinio, nel 1961 crea uno dei più grandi successi della casa editrice: Zagor, un eroe “ibrido” tra Tarzan e il western con cui da libero sfogo a tutta la sua passione per il genere avventuroso.
Proprio da questa passione, nel 1975, darà invece vita al suo figlio prediletto: Mister No, uno scanzonato ex-soldato americano che vive nella città brasiliana di Manaus negli anni ’50, considerato da molti il capostipite dei moderni personaggi bonelliani.
Sergio fu anche il primo sceneggiatore a sostituire il padre sulle pagine di Tex con l’avventura “Caccia all’uomo”, disegnata da Fernando Fusco e pubblicata sul numero 183 della serie uscita nelle edicole nel gennaio 1976.
I tanti impegni come editore, che lo porteranno nel 2007 a occupare il posto di Decio Canzio come direttore generale della casa editrice, lo costringeranno però a ridurre la sua attività come sceneggiatore, interrompendo la scrittura delle storie di Zagor nel 1980 e riservandosi di scrivere, seppur affiancato da uno staff di altri autori, le avventure di Mister No fino al 1995, per cui, dopo diversi anni d’inattività, tornerà alla macchina da scrivere per realizzare la lunga storia con cui il suo personaggio più amato, nel 2006, darà il suo addio alle edicole.
Come editore è ricordato soprattutto per un aver mai soffocato la personalità degli autori, soprattutto dei disegnatori, con cui ha collaborato, com’era prassi prima della sua gestione per rendere di omogenea e riconoscibile la caratterizzazione grafica dei protagonisti delle serie a fumetti, ma al contrario di avergli lasciato libero sfogo per esaltarne la bravura.
Sergio è stato inoltre uno dei primi editori a pubblicare i nomi degli autori delle storie, rompendo un’altra “tradizione” del fumetto italiano.
Proprio il suo amore per i grandi autori l’ha portato a fare scelte coraggiose, dando alle stampe sia serie di grande prestigio come la collana Un uomo un’avventura, sia personaggi innovativi e anticonvenzionali come Ken Parker e Dylan Dog.
Ci lasciati per sempre, lasciando un vuoto incolmabile per tutti gli amanti dei fumetti, il 26 settembre del 2011 all’età di 78 anni.
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