Cuore di tenebra di Joseph Conrad è un libro spesso considerato tra i classici della letteratura (non senza controversie) nonché la base su cui è nato un capolavoro cinematografico come Apocalypse Now.
Peter Kuper è un nome che gli appassionati della nona arte conoscono e stimano ormai da molti anni, i percorsi di peter e di Joseph si incrociano proprio nella trasposizione del celebre racconto, portato in Italia di Tunuè.
Kuper ci tiene a farci sapere che la sua opera è figlia di una lunga e attenta fase di studio e di ricerca per assicurarsi di non sbagliare il bersaglio, con una prima parte che ci spiega come sia poi giunto al risultato che segue, un graphic novel curato in ogni singolo dettaglio.
Per chi non lo sapesse Cuore di tenebra è il racconto di un marinaio chiamato Marlow, che racconta ad alcuni suoi compagni di viaggio, su una nave lungo il Tamigi, quello che ha visto durante il suo periodo nel Continente Nero. Un viaggio attraverso l’oscurità umana
Kuper ha il piglio giusto per riuscire a trasportarci all’interno dell’atmosfera di questo romanzo, ricostruendo davanti agli occhi del lettore quelle che sono le parole del libro.
Il tratto dell’autore alterna momenti nitidi e netti ( il presente) a pagine più sporche e veloci (il racconto), i disegni in scala di grigi sono coinvolgenti e convincenti, in grado di portarci in quei luoghi sconosciuti attraverso il fiume che ricorda un serpente assieme a Marlow e di farci scoprire il male che si annida nel cuore di tenebra, fatto di bramosia e di dolore.
Peter Kuper aveva un compito non semplice, ma è stato in grado di dare il giusto tocco di modernità a una lettura che come detto in precedenza è spesso considerata controversa, ribaltandone la pulsione più razzista senza intaccare quello che è centro del racconto. Un risultato veramente ottimo e una lettura consigliata, in una edizione che la casa editrice italiana ha curato veramente con dovizia..
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