Benvenuti Leviatani a questo nuovo appuntamento con il periodico della paura. Questo appuntamento pre-autunnale si porta ancora dietro il tepore della canicola dei pomeriggi al mare, eppure un freddo penetrante, sinuoso, si incunea sulle pagine la sciando presagire quello che irrimediabilmente sarà.
Il menù di questo nuovo appuntamento è quanto mai variegato. Eppure un fil rouge sembra tenere assieme tutti i racconti della raccolta. Si tratta di apparizioni da profondità abissali, creature lacustri che sembrano celare segreti quanto mai tetri. E poi fascinazioni di pura potenza lovercraftiana. Grandi e silenziosi antichi che convivono con quella che banalmente ci limitiamo a descrivere come vita di tutti i giorni. Ma non basta. C’è una spinta verso il fantasy che per una volta ci porta lontani dal tempo presente, e la caccia selvaggia che dopo tre numeri si accomiata. Ci accompagnano una fugace scora ai misteri del Vaticano e, non troppo distante, la conoscenza con una famiglia davvero particolare con cui condividere il pranzo della domenica.
Ma Giallo non è solo storie a fumetti. È una rivista che omaggio il terrore. Così come i grandi maestri italiani lo hanno dettagliato negli anni ’70. E questo numero ne ricorda uno dei principali, quel Lucio Fulci che con l’Aldilà e la sua trilogia della morte, ha ridefinito una volta e per sempre i dettagli dell’orrore nostrano. Continua lo studio delle leggende urbane e per una volta rivisitiamo la tradizione delle piccole cittadine americane con Joe Hill.
Il connubio tra storia e redazionale genera una alternanza che rappresenta la cifra stilistica della testata. È un ritorno alle origini per il genere. Il medium che si va veicolo per approfondire le stesse tematiche in ambito musicale, librario, cinematografico.
L’equilibrio che si sottende tra i topos narrativi e le tematiche redazionali costituiscono la nostra quotidiana sfida a presentare ogni numero un menù sempre più ghiotto e appagante.
Tre numeri è anche il momento di fare i primi bilanci e capire come funziona un periodico dedicato alla paura in un mercato che non vede la presenza di riviste di fumetto, praticamente da decadi. La sfida risulta molteplice, per il formato, ma anche perché Leviathan Labs si misura con un periodico per la prima volta! E la risposta è stata estremamente positiva, i numeri fanno ben pensare a futuri sviluppi che, come di consueto, condivideremo con il nostro pubblico.
Per il momento, fate un altro passo, per essere appieno nel regno della paura!
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