Black Canary. Il potere della voce : La recensione

Tornano i volumi YA legati al mondo DC Comics editi da Castoro. Questa volta tocca alle origini di Black Canary in Black Canary. Il potere della voce (Black Canary: Ignite)  di Meg Cabot e Cara McGee

La tredicenne Dinah Lance sa perfettamente cosa vuole: vincere la gara delle band con le sue migliori amiche e poi entrare a far parte dell’Accademia Junior della polizia di Gotham City, per combattere il crimine proprio come suo padre. Ma quando una figura misteriosa intralcia i suoi piani e minaccia i suoi amici e la sua famiglia, per Dinah inizia l’indagine più sconvolgente della sua vita, che le farà scoprire una verità a lungo nascosta.
Ci vogliono una buona dose di coraggio e determinazione, una mascherina nera e un urlo supersonico per salvare il mondo e diventare un’eroina.

Come gli altri volumi di questa collana anche questo nuovo capitolo rielabora i primi passi dei personaggi dando loro una visione che possa essere adatta ai giovani lettori, in questo caso Black Canary ci mostra l’accettazione del proprio retaggio come parte di se. In questo caso si tratta del potere ereditato dalla madre, in grado di distruggere, ma anche di fare del bene se usato nella maniera corretta, finendo per trasformarla in una donna più forte e sicura dei propri mezzi.

Lo stile estetico pur mantenendo gli elementi classici è fresco e colorato, adatto al pubblico giovane a cui il graphic novel punta e al mood leggero dell’opera .

Black Canary. Il potere della voce è l’ennesima ottima aggiunta alla collana DC Young, ormai sempre più una costante e meno una sorpresa per noi lettori. Se siete fan del personaggio o volete far avvicinare qualcuno a questo mondo, questa è una buona lettura.