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Per il lancio della miniserie evento Batman: Death Metal, la DC Comics ha annunciato la collaborazione con sette delle più celebri band metal per la realizzazione di Batman: Death Metal – Band Edition.
Ogni albo avrà una copertina alternativa dedicata a una band del panorama rock metal, con un’intervista dedicata. I nomi coinvolti sono di grosso calibro: Megadeth, Ozzy Osbourne, Ghost, Lacuna Coil, Opeth, Sepultura e Dream Theater.
Batman: Death Metal, che sarà pubblicata a partire dal mese di marzo di quest’anno, è firmata dai celeberrimi Scott Snyder e Greg Capullo – di cui panini sta ristampando in edizione economica il loro ciclo più famoso su Batman – la serie avrà, appunto, questo forte legame con i grandi artisti della scena metal. Questa saga è il seguito di Batman: Metal, che ha visto l’avvento dell’oscuro e micidiale Batman che ride.
Batman: Death Metal in edizione regular sarà disponibile in edicola e fumetteria, mentre Batman: Death Metal – Band Edition sarà venduta come esclusiva per le fumetterie e online. In aggiunta, ci sarà poi un set di cover metal con protagonisti sette personaggi del Multiverso DC in un’ambientazione musicale.
Ecco le dichiarazioni di Snyder relative alla serie:
Uno degli aspetti più strani di questa storia è il fatto che il progetto è sempre stato che parlasse di un mondo che tende all’oscurità talmente in fretta che gli eroi, quasi, non sanno come affrontare la cosa. Parla della connettività e della connessione tra di loro e con le brave persone di tutto il mondo, come unica risorsa che può darci la speranza di tirare avanti. Ecco perché ha ricevuto una risonanza molto maggiore con la contemporaneità, con l’arrivo della pandemia.
Il tema era da sempre il modo in cui i fumetti e i super eroi siano in grado di unire le persone anche quando si sentono alienate tra loro, distanti dal senso di comunità e persino dalle storie. La storia parla del bisogno che abbiamo di raccontare una grande vicenda generazionale. E poi è successo quel che sappiamo. Sin da subito abbiamo tutti percepito un senso di urgenza e il paesaggio alla DC è cambiato. Abbiamo improvvisamente avuto più tempo per lavorare, sette numeri a disposizione invece di sei, più tie-in, più speciali di quanto previsto. Il progetto è diventato più grande e, se prima era in qualche modo separato da ciò che lo avrebbe seguito, ora pone le basi per quel che verrà, diventando migliore, più importante.
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