Oggi parliamo di una fiaba moderna, Pelle di Mille Bestie, edita per noi in Italia da Tunué e realizzata da Stéphane Fert, già giunta nelle nostre librerie con Morgana.
Un graphic novel che partendo da un mondo classico e noto a tutti come quello delle fiabe, fatto di principi e principesse, padri oscuri e fate costruisce l’impalcatura su cui mostrare altri messaggi. Una storia sull’identità di una giovane donna, sull’imposizione di un ruolo e di un amore tossico a cui sembra impossibile scappare, temi importanti e illustrati agli occhi del lettore – giovane, ma in grado di capire la morale della storia – con illustrazioni che sembrano uscita da un libro della buonanotte.
Pelle di Mille Bestie ribalta molti dei canoni classici delle storie da leggere prima di addormentarsi. Il principe Lou non è quello azzurro, è un ragazzo gracile, con un lato molto femminile e appassionato di botanica. Ronces è una ragazza bellissima, ma dotata di un fisico giunonico e dall’animo di un guerriero. La ricerca di Lou lo porterà a inseguire la principessa fino alla “strega” Margot che gli rivelerà il perchè la sua amata non si è più presentata agli appuntamenti e lo aiuterà a liberarla dall’amore contro natura di suo padre – Re Lucanus– in cerca di una moglie dopo la morte della madre di Ronces.
Se vi aspettate e pretendete il “tutti vissero felici e contenti”, questa non è la vostra storia, il finale ci riporta nuovamente alle tematiche principali della rivisitazione (tratta da Dognipelo dei fratelli Grimm )scritta da Stéphane Fert,l’emancipazione femminile e la libertà.
Quella di Pelle di Mille Bestie è una storia che pesca nella sfera delle emozioni, nel cuore e nella sensibilità dei lettori, dando loro una narrazione delicata e leggera in apparenza, ma non frivola e priva di significato.
Oltre alla narrazione, la novel realizzata da Fert colpisce con la sua estetica, uno stile unico che ben si sposa con l’idea di una fiaba.
Sicuramente quello pubblicato da Tunué è un volume interessante, adattissimo a giovani lettori in quell’età in cui le favole hanno ancora un certo effetto, ma nella quale sono in grado di capire il vero senso della storia qui narrata, andando oltre i bellissimi disegni delle tavole
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