La mia prima volta – My Lesbian Experience with Loneliness di Kabi Nagata è un volume autoconclusivo pubblicato da J-POP Manga. Si tratta di una storia autobiografica, in cui l’autrice racconta senza filtri le prime, difficili esperienze relazionali e sessuali che ha vissuto.
A maggio 2020 è arrivato in Italia – sempre per J-POP – Lettere a me stessa. La mia prima volta 2, seguito di questo graphic novel che ha decretato il successo internazionale della Nagata.
La mia prima volta è una sorta di lunga confessione dell’autrice, in cui racconta al pubblico i particolari più difficili della sua giovinezza.
Questo l’incipit del libro: “In ventotto anni non avevo mai frequentato nessuno, non avevo mai avuto alcuna esperienza sessuale e nemmeno potevo considerarmi un autentico membro attivo della società. Ma nel giugno del 2015, in pieno giorno… Ero faccia a faccia con una escort più grande di me.”
In un certo senso, queste prime pagine sono il punto di arrivo del racconto, perché l’autrice, prima di arrivare a questo, è passata attraverso momenti terribili, dai disordini alimentari all’autolesionismo, sentendosi sempre sola e incapace davanti a una società in cui non riusciva a trovare il suo posto.
La sua prima giovinezza, compresa la vita da liceale, erano stati piuttosto tranquilli per Kabi. Forse perché fino a quel momento aveva seguito un percorso obbligato, e nessuno le aveva mai chiesto di prendere decisioni da “adulta”. Il grande cruccio dell’autrice, infatti, è la ricerca di un posto a cui appartenere, un luogo sicuro dove essere accolta sempre, in qualunque momento. Accettare di star bene con sé stessa, a prescindere da cosa gli altri possano pensare, è un percorso lungo e doloroso per la mangaka che, proprio grazie al disegno, riesce a trovare il suo posto nel mondo.
Kabi Nagata, grazie a un disegno semplice – le tavole de La mia prima volta sono arricchite dall’uso del colore rosa – e a un modo di raccontare così totalmente schietto, dà vita ad un manga che arriva dritto al cuore del lettore, che non può fare a meno di preoccuparsi del destino della sua autrice.
Raccontando il disagio dei giovani ad integrarsi nella società moderna, Kabi realizza un opera moderna e audace, a cui chiunque può affezionarsi.
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