Pietro Elisei ci porta nel mondo della paure grazie a La tana, novel trasposizione dell’omonimo racconto scritto da Franz Kafka ed edito in questa versione dalla casa editrice NPE
Ho costruito la tana e sembra riuscita bene. Dall’esterno è visibile solo un grosso buco, in realtà esso non conduce da nessuna parte, dopo pochi passi già ci si imbatte nella roccia naturale, compatta. Non voglio vantarmi di aver intenzionalmente adottato questo stratagemma, esso era piuttosto ciò che restava di uno degli innumerevoli tentativi falliti di costruzione, ma alla fine mi sembrò vantaggioso non riempire quell’unico buco. In verità alcuni stratagemmi sono tanto ingegnosi da distruggersi da soli, lo so meglio di chiunque altro, e certo è rischioso richiamare l’attenzione sul fatto che lì ci possa essere qualcosa da scoprire…
Il racconto poggia sull’impossibilità per l’uomo, in quanto tale, di non provare paure. Immaginarie, razionali oppure sepolte e destinate a fare la propria comparsa solamente nei momenti più oscuri delle nostre vite, queste sono presenti nel subconscio umano e influenzeranno in maniera sibillina e incontrollabile la nostra vita e le nostre scelte.
Per questo il protagonista di questo racconto\ fumetto narrato in prima persona (forse quindi Kafka stesso) si rifugia nell’idea di costruire la tana, un luogo che lo protegga in qualche modo dalle sue paranoie che sempre più stringenti lo chiudono all’interno della fortezza che si è creato per evitarle, rendendo impossibile l’idea di fuggire
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Elisei colpisce duro il lettore, con uno stile graficamente sporco in grado di incutere angoscia e terrore, perfetto per le fortissime tinte horror che il racconto vuole trasmettere. Un atmosfera cupa e pressante che lascia da pensare, mettendo chi legge davanti a temi legati ai problemi psicologici, spesso in secondo piano rispetto a malesseri più fisici, ma non per questo meno pericolosi o da sottovalutare.
Ci troveremo alle prese con una spirale discendente, un viaggio traumatico che prende visceralmente, Pietro Elisei nelle sue 64 pagine condensa con cura tutto ciò che voleva trasmettere Kafka, aggiungendo però una chiave di lettura più moderna a quella che l’autore aveva plasmato basandosi sulla sua stessa figura.
La tana è una lettura consigliata a tutti gli amanti del fumetto che trasmetta inquietudine e brividi, oltre ad essere una chicca irrinunciabile per gli amanti del’autore di Praga.
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