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Il fantasy incontra la fantascienza in Green Valley, la serie scritta da Max Landis e disegnata da Giuseppe Camuncoli. E il risultato è una storia davvero piacevole e dal ritmo narrativo serratissimo.

Edito in originale da Skybound, il titolo è stato portato in Italia da SaldaPress che, dopo aver pubblicato l’opera in nove spillati, negli scorsi mesi ha dato alle stampe un volume che raccoglie l’intera serie in una prestigiosa edizione di grande formato, con copertina rigida.

Protagonisti di Green Valley sono i cavalieri di Kelodia, quattro guerrieri medioevali le cui straordinarie gesta sono cantate da bardi e menestrelli. Grandi imprese come quella che Bertwald, Ralphus, Gulliver e Indrid compiono in apertura del racconto, quando respingono l’assalto di un’orda di barbari alla loro città. Il regno del loro sovrano, il re Michael, è ancora una volta salvo, ma due giorni dopo il nemico ritorna e, approfittando del sonno di una sentinella, riesce ad entrare in città e a metterla a ferro e fuoco. Tra le vittime dei barbari, oltre al re, c’è anche Amalia, la donna amata da Bertwald e sua promessa sposa.

Caduto il loro regno e ridotti a vivere come reietti, i quattro cavalieri di Kelodia sembrano aver perso tutto. Anche la loro stessa compagnia è ormai morta, come sentenziato da Bertwald. Ma a dare ai quattro eroi un nuovo motivo per cui combattere arriva Percival, un ragazzo proveniente dal piccolo villaggio di Green Valley. La sua comunità è sotto il giogo del malvagio stregone Cyril il Nero, che utilizza la magia e dei draghi per seminare terrore tra la popolazione. Draghi e magia, però, non dovrebbero esistere davvero.

Dopo alcune titubanze iniziali, i quattro cavalieri di Kelodia accettano di seguire Percival fino a Green Valley, dove inizia la loro lotta con lo stregone Cyril. Il Nero non è però il classico stregone con tunica e bastone, bensì indossa jeans, felpa e un giubbetto di pelle. Chi è davvero Cyril? E come potranno i quattro eroi sconfiggerlo?

La trama imbastita da Max Landis parte da classiche premesse del genere fantasy, ma l’arrivo di Cyril spariglia le carte in tavola aprendo le porte del racconto alla fantascienza. La narrazione segue un ritmo vertiginoso che tiene il lettore incollato alle pagine del volume, oltre a dare spazio ad alcune interessanti sottotrame come quella del rapporto fraterno tra Bertwald e Ralphus. L’impostazione cinematografica di Landis è evidente nella scelta dei layout delle tavole, che alternano splash-pages e ampie vedute a griglie con nove, dodici o quindici vignette.

I dialoghi asciutti e piuttosto essenziali accompagnano in maniera efficace lo scorrere della storia e contribuiscono a rendere ancora più marcata la caratterizzazione dei personaggi di Green Valley.

Giuseppe Camuncoli ai disegni è una garanzia, e questa serie lo conferma. Il suo tratto morbido dà vita a illustrazioni che avvolgono letteralmente il lettore nella storia, anche grazie alla grande cura dei dettagli e al realismo delle scene.  Menzione anche per le chine di Cliff Rathburn e i colori di Jean-Francois Beaulieu.

Green Valley è di certo un ottimo fumetto, che partendo da premesse che possono sembrare scontate riesce invece a sorprendere il lettore pagina dopo pagina. Ancora una volta Skybound, l’etichetta fondata da Robert Kirkman, sforna un prodotto di livello.

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  • Trama
  • Dialoghi
  • Disegni
4.3

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Roberto Iacopini
Classe 1984, insegnante, giornalista, sta ancora cercando di espandere il suo cosmo per raggiungere il settimo senso... ma si accontenterebbe del quinto e mezzo

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