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La fine è uguale per tutti: La recensione

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Oggi, finalmente, sull’isola di ComixIsland.it, si torna a parlare di fumetto autoprodotto. E lo facciamo con una vera e propria perla: La fine è uguale per tutti, volume antologico firmato dal collettivo Mammaiuto, che – per ragioni a me del tutto ignote – era finito in una delle zone d’ombra della mia mastodontica pila di letture arretrate.

Ma, come in ogni storia che si rispetti, anche qui c’è stato un ritorno a sorpresa: La fine è uguale per tutti è riemerso dal caos della mia libreria con tutta la sua forza, e sono felice di dirvi che l’attesa non è stata vana.

Come finisce un mondo? Come si chiude una vita? Come termina una storia?
Domande universali, alle quali questo volume tenta di rispondere attraverso dieci racconti firmati da dieci autori diversi. Ognuno con la propria voce, il proprio stile, la propria sensibilità. Quello che li accomuna? L’ossessione per il finale. Il modo in cui ogni narrazione – lunga o breve che sia – trova il suo senso ultimo nell’ultima vignetta.

Il collettivo Mammaiuto conferma ancora una volta il suo talento nel fondere sperimentazione narrativa e rigore artistico. Ogni storia è un piccolo mondo a sé stante: si passa dal realismo intimo alla fantascienza distopica, dal noir psicologico all’ironia più tagliente. Eppure, nonostante la varietà dei generi e degli approcci, tutto è tenuto insieme da un’idea forte e coerente: quella della Fine, che qui non è solo una conclusione, ma un orizzonte da esplorare.

Un aspetto particolarmente riuscito è l’utilizzo della palette cromatica limitata. Ogni racconto si gioca su pochi colori, scelti con una cura maniacale per sottolineare atmosfere, emozioni e tensioni. Il risultato è un impatto visivo potente, che accompagna perfettamente il tono di ciascuna storia senza mai sovrastarla.

Una menzione d’onore va martoz, autore della copertina – magnetica, evocativa, perfetta per introdurre un’opera così sfaccettata – e naturalmente a lorenzo palloni e a tutti gli altri “bravi ragazzi” del collettivo, che riescono a far convivere dieci visioni differenti senza che l’antologia perda coerenza o ritmo.

Il risultato? Un pomeriggio di lettura intenso, stimolante, malinconico. Un volume che non si limita a intrattenere, ma invita a riflettere. Sulla fine delle cose, certo, ma anche sul modo in cui le viviamo.

Se vi capita di trovarlo in giro – in libreria, in fiera, online – non lasciatevelo scappare. La fine è uguale per tutti è una lettura consigliatissima. Soprattutto se amate i fumetti che osano, che sperimentano, che vi lasciano qualcosa addosso anche dopo l’ultima pagina.

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Marcello Portolan
Uno strano mix genetico sperimentale allevato a fumetti & fantascienza classica, plasmato dal mondo dell'informatica e della tecnologia, ma con la passione per la scrittura. Un ghiottone che adora esplorare il mondo in cerca di Serie TV e pellicole da guardare noncurante dei pericoli del Trash e dello splatter. un vero e proprio globetrotter del mondo NERD

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