Marco Galli nel suo ultimo lavoro targato Progetto Stigma e Eris edizioni ci porta Dentro una scatola di latta.
Galli ha scritto e disegnato questo graphic novel nel 2012, per poi rimetterci mano nel 2021, trovandosi in mano una storia più attuale che mai.
Ci troviamo infatti in un mondo dove le epidemie si susseguono a cadenza annuale, costringendo le persone a stare in casa o in pesanti scafandri, a seguire costantemente le news dei notiziari che danno ogni volta una versione diversa alimentando voci di complotti. In tutto questo seguiamo la storia del detective Marte, che insieme alla fidata Reni, indaga su un feroce serial killer
Una situazione che sotto alcuni aspetti si è allontanata dal mondo della fantascienza per diventare una triste realtà quotidiana con cui fare i conti e che, anche per questo motivo , rende ancora più potente la lettura di questo volume.
Dentro una scatola di latta però non vive solo di una fortuita verosimiglianza con la realtà, ma anche di un costante movimento tra quello che è il reale e quello che è “qualcosa di diverso”, un’alternanza continua che ci trascina in un circolo dove è difficile capire ciò che accade.
Uno stato di confusione che attanaglia i personaggi così come il lettore, costringendolo a una lettura attiva, cercando segni e messaggi tra le pagine che possano aiutarlo a capire ciò che l’autore ci vuole realmente mostrare nelle sfaccettature surreali delle tavole che compongono la trama come lo storyboard di un film inquietante e claustrofobico .
Marco Galli ha volontariamente costruito una sceneggiatura a diversi livelli di lettura dove è facile perdersi e quasi impossibile far quadrare il cerchio, lasciandoci in balia di mille teorie che si fanno strada nella nostra testa dopo la fine della lettura, di quella voce che ci dice di ricominciare dalla prima pagina perchè ci manca qualcosa per capire il senso. La realtà è che dobbiamo anche accettare la possibilità che non ci sia un senso, che Dentro una scatola di latta sia bello così com’è e che sia un modo per farci fare pace con questo concetto per cui le cose accadono così come accadono, con tutta la loro folle inquietudine e noi dobbiamo solo lasciarci andare.
In tutto questo non possiamo che citare il figlio del commissario, Renatino, un adolescenze che vive in costume da supereroe e sembra distaccato dalla realtà, un gigantesco omaggio a Le mani di Z e al suo autore, Akab.
Dentro una scatola di latta è una lettura che ci ha disorientato, ma lo abbiamo accettato e ora non possiamo che consigliarne la lettura anche a voi.
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