Il Giappone è stato colpito da un anomalo surriscaldamento climatico dalle cause sconosciute. Ie, un liceale che sogna di diventare un pittore, viene rapito mentre sta tornando a casa con l’amico Kazu. Al suo risveglio, si trova davanti una serie di scene raccapriccianti, degne di un girone infernale: esseri umani ibernati, altri messi all’ingrasso, del tutto incapaci di intendere e di volere. Malgrado lo spettacolo surreale sia al limite della comprensione, scoprirà ben presto che, nell’edificio in cui si trova, si svolgono eventi ancora più ripugnanti. Ma chi c’è dietro a tutte quelle atrocità? Ha inizio un survival horror in cui è in gioco la sopravvivenza del genere umano!
Questa è la sinossi da cui parte Starving Anonymous #1, prima uscita del nuovo manga a tinte – decisamente – horror realizzato da Kengo Mizutani, Yuu Kuraushi e Kazu Inabe, giunto da noi in Italia per Edizioni Star Comics
Il primo numero mette subito in chiaro un paio di cose con il lettore, se siete in cerca di un fumetto “leggero” questo non fa per voi, dopo poche pagine ci troveremo davanti a una visione decisamente malata, coadiuvata da immagini altrettanto brutali,crude e splatter. Insomma Starving Anonymous #1 è un mix che potrebbe facilmente urtare la sensibilità e il lettore medio, inizialmente ignaro di quello che si ritroverà per le mani.
Le immagini degli esseri umani, costretti a mangiare in continuazione da una sostanza ipercalorica che annulla la nostra mente oppure alla riproduzione forzata, sono direttamente prese dalla realtà, da quello che realmente succede negli allevamenti. Un pugno durissimo allo stomaco che vuole e riesce a fare male, a cui si aggiunge la presenza di creature simili a insetti, che si nutrono degli esseri umani.
L’intento di generare disgusto nel lettore è pienamente centrato, così come quello di incuriosirlo riguardo a quello che si nasconde dietro a questa misteriosa situazione.
Il primo numero è ovviamente introduttivo, ma lascia la voglia di saperne di più, a patto di riuscire a sopportare bene l’effetto horror.
Comments