Dark Ages: Il Nuovo Medioevo – la recensione

Finalmente è arrivata anche da noi in Italia (ovviamente per Panini Comics) la miniserie Dark Ages, di cui causa comics si erano per un po’ perse le tracce, salvo poi ricomparire nella schedulazione di casa Marvel.

Una serie affidata ad un vero esperto delle terre alternative come Tom Taylor e disegnata da Iban Coello, i due sono pronti a portarci in una terra Marvel leggermente diversa dal solito, dove a seguito di una battaglia furiosa tra gli eroi e il misterioso Disfattore, beh il pianeta è finito in una sorta di medioevo privo di tecnologia (che poi è la motivazione dietro al sottotitolo di questo volume )
Dopo un ovvio periodo di sbandamento, il mondo sembra essere riuscito a trovare una via per continuare a vivere senza il peso della tecnologia, tornando in pace e armonia con la natura. Inutile dire che la situazione è destinata a cambiare e che non tutti sono felici del loro nuovo status.

A rappresentare il villain principale della storia troviamo Apocalisse, sicuramente un nome importante nel mazzo dei cattivoni della casa delle idee, ma forse non il nome adatto per il tipo di storia che si è poi andati a disegnare su di lui. Poco male visto che alla fine vale sempre il fatto che nel multiverso può succedere tutto e il contrario di tutto, però forse si sarebbe potuto optare per qualche personaggio più nel suo habitat.

Tolto questo difetto secondario e soggettivo, Dark Ages è una miniserie che intrattiene il lettore, parte con premesse estremamente interessanti e anche se perde un po’ di potenza durante il percorso riesce ad arrivare al finale senza sembrare del tutto scarica, anche grazie a una parte estetica decisamente ben realizzata da Coello. Il finale lascia potenzialmente le porte aperte alla possibilità di tornare a vedere ciò che succede dopo la conclusione della storia, ma allo stesso tempo rappresenta una chiusura più che soddisfacente per la trama.

Se siete amanti di questo genere di What If, beh Dark Ages è una lettura consigliata, ottima in questo caso la scelta di raccogliere l’intera mini in un unico volume cartonato in modo da poterla gustate tutta di seguito in questo formato.