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Giusto in tempo per la notte dell’orrore arriva nella collana Oscar Ink di Mondadori l’antologia Murder Ballads, realizzata dal team che vede alla scrittura Micol Beltramini e i disegni di Daniele Serra.
Ma andiamo un po’ con ordine, spiegando a cosa si riferisce il titolo La murder ballad è un sottogenere della ballata basato su fatti di
cronaca particolarmente cruenti, che restano impressi nella memoria collettiva soprattutto attraverso il loro adattamento musicale; per farvi un esempio pratico nel 1996 Nick Cave ha intitolato Murder Ballads un album di struggente bellezza, visivamente incarnato dall’omicidio di Kylie Minogue nel video del singolo Where The Wild Roses Grow. Ma i riferimenti a miti della musica in questo volume sono tanti, ne citiamo due: Bob Dylan e Fabrizio De André.
Beltramini e Serra riescono a dare vita alle loro rivisitazioni di 5 di queste storie di dolore e sangue, costruendo all’interno del volume altrettante storie che partono da questi fatti di cronaca divenuti ballate per trasformarli in vere e proprie storie dell’orrore crudeli, spietate, tristi e suggestive al punto giusto, alcune vengono da lontano, ma altre sono storie italiane, fortemente legate alla nostra storia.
Quello di Murder Ballads è un male che percepiamo come reale, fatti che con forme e metodi differenti continuano a essere cantati quotidianamente dalla voce dei media, a riempire le fosse del nostro pianeta. Forse proprio per questo motivo arrivano a noi lettori con ancora più forza, coadiuvati dallo stile grafico di Daniele Serra, perfetto per inquietare il lettore e accompagnare le ottime storie dell’autrice.
Se amate il genere dell’orrore questo sarà una lettura che non vi deluderà.
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