Site icon ComixIsland

The Barbarian King 3: La recensione

Dopo il capitolo Spin-Off torna la saga del re barbaro di Leviathan Labs, con un 3 capitolo scritto da Massimo Rosi, Alessio Landi, Simone Guglielmini e disegnato da Luca PanciroliNicolo Toffanelli, Bjorn Giordano (con i colori di Pamela Poggiali e Luca Pinelli )

Continua il brutale viaggio del Re Barbaro verso le inospitali terre dell’Est, mentre l’abominio di Yara si prepara a germogliare all’interno delle fredde e cupe terre del nord-ovest, pronto a divenire avatar del signore cosmico Imdugud. Nel frattempo un giovane guerriero venuto dall’estremo ovest reclamerà l’oramai vuoto trono di Aquilonia, dove un tempo sedeva il Re Caduto.

Dopo un sorprendente primo volume che ha colto di sorpresa moltissimi lettori con la potenza del Cimmero made in Italy i ragazzi di Leviathan hanno replicato con un secondo capitolo non solo all’altezza, ma anche più solido e convincente e ora tornano per portare avanti il lavoro sulla loro creatura.

Questo re caduto made in italy è la perfetta rappresentazione dell’era Hyboriana dove si ambienta, un personaggio spietato e violento,ma allo stesso tempo lacerato da tormenti che ne straziano le interiora, un uomo che storia dopo storia prende sempre più forma e spessore, attirando l’interesse del lettore.  Massimo Rosi e Alessio Landi conoscono le regole di questo universo narrativo e le utilizzano per tracciare la rotta del loro eroe attraverso qualcosa di nuovo .

Si tratta di una serie che continua a convincere su più fronti, sia dal punto di vista della storia e sia dal punto di vista della grafica, che continuano a rappresentare al meglio l’anima di questo fumetto, la sua natura brutale che riempie di corpi scultorei e sangue le tavole.

Dea della vendetta è la conferma di un progetto ben avviato che continua ad evolvere e a dare conferme. Leviathan Labs punta molto su The Barbarian King e ci mettono tutte le loro energie, il risultato ripaga a pieno loro e noi lettori .

 

Exit mobile version