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Skybourne: La recensione

skybourne

Il nome di Frank Cho è spesso legato alla sua passione per le forme femminili, resa famosa da una commission del 2015, dove l’autore prese spunto da una posa in cui il maestro Milo Manara mise l’eroina Spider-Woman e vi rappresentò Spider-Gwen, un personaggio adolescente, scatenando polemiche a non finire negli USA.

Dopo un lungo periodo passato a dedicarsi solamente a queste commission, Frank Cho torna a lavorare ad una serie creator owned per Boom! Studios, curando testi e disegni della miniserie Skybourne, 5 albi che la casa editrice italiana SaldaPress ha deciso di condensare in un volume cartonato.

Ci troviamo in un mondo che mescola elementi fantasy alla modernità. il classico background un po’ spionistico che è valso buona parte delle fortune al botteghino della trasposizione Hollywoodiana del fumetto Kingsman. Protagonisti della storia Thomas e Grace Skybourne, figli del ben più famoso personaggio biblico Lazzaro, immortali e dotati di forza sovraumana, da anni lavorano per un’organizzazione del vaticano allo scopo di combattere minacce sovrannaturali.  Dopo essersi ritirato dalle scene in una sorta di esilio, Thomas verrà riportato alla sua vecchia vita per impedire al misterioso assassino di sua sorella di aprire la porta dell’inferno.

Un incipit accattivante, che però non viene del tutto approfondito dal lavoro di Cho, che preferisce concentrarsi più sulla componente action – quasi da blockbuster cinematografico.
L’autore sceglie di utilizzare spesso l’ironia che lo ha reso celebre, cosi come le forme “generose” di Grace, mettendo in secondo piano quello che diventa fin da subito il protagonista del racconto : Thomas.
La sua backstory, la sua ricerca della morte, erano strumenti perfetti su cui costruire un personaggio solido da utilizzare anche in futuro, ma la mancanza di profondità nella trama ne riduce di molto il potenziale finale.

A sorreggere l’intera opera ci sono però le opere di Frank Cho, tavole in cui si vede tutta la cura nei dettagli, nelle figure umane, tutto ciò che lo ha reso un autore apprezzato nel panorama comics. Qui il coreano è libero di muoversi come e dove meglio crede, senza limiti.

Con i suoi disegni ci porta nel mondo della fantasia e mette in scena sequenze dinamiche, il tutto impreziosito dalla scelta cromatica di Marcio Menyz. 

Skybourne è una lettura poco impegnata, intrattenimento facile che scorre fluido nella trama e nei disegni, uno di quei volumi adatti per chi vuole rilassarsi. E chi lo sa se in futuro non ci sarà un sequel oppure una trasposizione per i nostri schermi .

  • Trama
  • Dialoghi
  • Disegni
3
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