L’immaginazione è uno strumento potentissimo, in grado di creare mondi fantastici, utopici, ma anche terribili incubi e indicibili orrori, per citare harry potter la mente può dare grandi cose… Terribili, certo, ma grandi!
Lorenzo Palloni (Mammaiuto) e Martoz (Remi Tot in Stunt, Amore di Lontano, La Mela Mascherata) nel loro Instantly Elsewhere – edito da Shockdom– ci parlano proprio di questo immenso potere, estremizzandolo.
Per farlo partono dalla storia di Owen Theobart, lo scrittore più prolifico e venduto al mondo, campione di vendite ma che si rivelerà via via il custode di un segreto oscuro e impossibile da rivelare.
Owen è infatti in grado di rendere reale tutto ciò che esce dalla sua mente, persone, creature, eventi, tutto ciò che nasce nei pensieri e nelle idee dello scrittore diventa reale. L’unico modo che ha per evitare tutto ciò è imprigionare il suo pensiero in una prigione di carta, scrivendole in un racconto, relegando ad un sottile foglio il compito di proteggere l’umanità dagli incubi distorti e corrotti a cui la sua mente può dar vita, pronti a mettere a rischio le persone che lo circondano.
Per quanto possa essere letta come sottile metafora del come l’editoria ” sprema ” i suoi protagonisti, estraniandoli dalla loro vita e rendendoli “mucche da mungere”,per il lettore che non conosce il settore l’idea di una persona costretta a rinunciare di fatto alla propria vita per salvare il mondo dalla sua mente è un ottima esemplificazione dell’inferno.
Il segreto di Owen infatti lo rende uno scrittore estremamente prolifico e invidiato dai colleghi (che lo credono un truffatore), ma allo stesso tempo lo isola dal mondo senza permettergli di vivere un rapporto sano con la sua famiglia,
A stravolgere il già agghiacciante mondo del novello Stephen King arriverà una creatura chiamata Oktakon, un’entità oscura che gli da la caccia, massacrando chiunque capiti sulla sua strada, ad opporsi a lui un gruppo di eroi – the power one – in una situazione che sembrerebbe nascere proprio dalla mente del protagonista.
Peccato che lui non si ricordi nulla e che non sia in grado di fermare questa follia che inizierà ad imperversare per il mondo, in una situazione che si scoprirà essere solo l’inizio di un incubo più grande per Owen.
Per costruire l’aspetto del protagonista gli autori si sono ispirati ad uno dei padri della fantascienza moderna, Ray Bradbury, il papà di Fahrenheit 451.
Un tributo alla fantascienza distopica che non si ferma al solo aspetto grafico, la sua influenza infatti è presente pagina dopo pagina, in un viaggio all’interno della mente misteriosa del protagonista, scritto con abilità da Lorenzo
La parte grafica affidata a Martoz è caratterizzata da un esplosione di creatività, un’inferno grafico che gioca a stravolgere e ribaltare le geometrie e le forme in una maniera assolutamente grottesca, che potrebbe non essere apprezzata da tutti i lettori, ma che si adatta alla perfezione con il contenuto del volume.
Instantly Elsewhere mette in mostra tutto il suo essere indipendente, lontano da ogni sorta di approccio commerciale, totalmente orientato a chi guarda oltre agli ammiccamenti al pubblico. Se riuscirete ad accettare, o addirittura ad amare, questo compromesso, vi troverete per le mani una storia di altissimo livello.