Avete presente quelle pellicole che raccontano uno spaccato di vita adolescenziale del passato, quelli che raccontano la classica storia di un’estate che parte come tutte le altre, ma che è destinata a portare il protagonista dall’adolescenza all’età adulta.
Ecco Gli anni migliori di Stefano Casini – edito da Tunué – è un’opera a fumetti che tanto ci ha ricordato quelle pellicole, in realtà però questa graphic novel è un modo per fissare su carta quel periodo, l’adolescenza dell’autore negli anni’70, un modo per rendere “eterni” quei ricordi che si lasciano via via lungo la vita.
Quelli appunto degli anni migliori, quando si è troppo piccoli o troppo grandi, mai al giusto posto. Per raccontare questa “non-autobiografia” l’autore usa Saverio, il protagonista, con tutto il peso dell’immaturità e della goffaggine dei 16 anni sulle spalle.
Una storia di crescita, che vede il protagonista affiancato dal classico amico un po’ sfigato, Max, che condivide con lui l’invisibilità e l’incapacità di muoversi quando si tratta del mondo femminile. Attorno a loro il mondo della provincia, gli amori segreti per la compagna di scuola Luna e la bellissima vicina Marisa, sposata con Italo, un mito per gli uomini di paese per la sua nomea di tombeur de femmes. Ad aiutare Saverio in questo percorso un misterioso e vecchio pescatore, pronto ad ascoltare le sue storie e dargli consigli.
La resa delle tavole è ottima, le scelte cromatiche, l’uso dei toni seppia e l’utilizzo di acquerelli e matite, tutto l’insieme aiuta il lettore a calarsi in un paesaggio realistico in ogni suo aspetto, fedele alle ambientazioni e agli abiti dell’epoca.
Una storia dove è impossibile non leggere un velo di malinconia da parte dell’autore, una sensazione che probabilmente colpisce tutti ad una certa età, quando ci si ricorda dei tempi passati, della loro illusoria spensieratezza e la loro liberà, gli ultimi prima di salire sul treno della vita da adulti e lasciarsi alle spalle Gli anni migliori.
Una lettura consigliata solamente a chi – purtroppo – ha superato l’adolescenza, solo così l’opera di Casini può lasciare il giusto segno all’interno del lettore.