Con questo secondo volume si chiude il ciclo di Extremity, l’eccelso lavoro firmato da Daniel Warren Johnson, pubblicato dalla sempre attenta alle innovazioni Skybound e giunta nel nostro paese grazie al lavoro di SaldaPress.
Il mondo è martoriato dalla battaglia fra i due clan, Roto e Paznina, entrambi intenzionati a distruggere con ogni mezzo gli avversari in un conflitto che non risparmia nessun e dove sono coinvolti anche i figli dei leader avversari. Dopo una sconfitta da parte dei Paznina, i giovani eredi dei Roto Thea e Rollo, in compagnia dell’androide Shiloh si ritrovano in una landa desolata, abitata da tremende creature.
Qui troveranno una nuova fazione, formata da rifugiati di entrambi gli schieramenti che hanno deciso di fuggire dalla violenza e dalle guerre, offrendo una nuova via. Il conflitto finale però incombe e i Roto sono in possesso di una nuova distruttiva arma per soddisfare la voglia di vendetta
Il primo capitolo di questa serie si era contraddistinto per la sua capacità di inscenare la violenza di questo mondo post-apocalittico e questo capitolo non sarà da meno. L’intento di Johnson è quello di mostrare al lettore quanto la guerra sia inutile e dannosa, in grado di mostrare il lato peggiore dell’uomo incastrandolo in un circolo di vendette che non si può spezzare se non con un atto di coraggio.
Una storia scritta da Warren in maniera magistrale, ma non solo, visto che in questa serie lo troviamo anche in versione disegnatore, mettendo in mostra tutto il suo talento di autore completo. .Il comparto grafico è degno di un blockbuster cinematografico, tavole piene,ricche, dettagliate che colpiscono gli occhi ed esaltano la lettura.
L’autore si ispirare al mondo del fumetto del sol levante, lo si nota dai dettagli che caratterizzano questo universo, vestiti , macchine, edifici che sembrano studiati sulla stessa base dei classici fondali degli anime dei capolavori targati dallo studio Ghibli, ma non solo, anche il suo particolare modo di mostrarci quanto il conflitto sia ignobile e dettato da un umanità allo sbando è un topoi molto usato in queste opere nipponiche, che qui torna con tutta la sua forza.
Non ci dispiacerebbe- se in futuro- qualche studio decidesse di trasporre questa storia in un live-action, o ancora meglio in un film animato come quelli a cui si ispira, sulla carta ha addirittura le potenzialità per diventare il nuovo Akira.
In Extremity c’è tutto, abbiamo la guerra, la perdita, la redenzione e la speranza, un percorso classico studiato con profondissima cura- che scorre rapido sotto gli occhi del lettore catturato da questo universo- non possiamo che consigliarne la lettura a tutti gli amanti di questo genere di fumetti.
Dolorosissima, ma perfetta la scelta di chiudere la storia in un tempo limitato, in grado di rappresentare un arco narrativo chiuso, che possa consentire ai personaggi di evolvere con i giusti tempi.